Vogue in curve

"Belle vere".Questo è il titolo del numero di giugno di Vogue Italia.

Un argomento su cui si discute da anni, da quando si è passati dal modello Marylin a quello di Kate.

Molti stilisti dichiarano di non far entrare in passerella modelle che vestano sotto la 38, ma i fatti sono ben altri.

Ma il problema reale non è quello di "arrotondare" chi lavora su una passerella, la "mannequin" è nata per essere tale. Il problema è un altro: perché sono questi i canoni estetici che le ragazze di oggi si prefissano di raggiungere?Eppure le donne belle ma in carne esistono eccome, basti pensare a Monica Bellucci.

La convinzione è quella del star bene con se stessi provandosi dei jeans di una taglia più piccola, un vestito stretto che scivola alla perfezione, ma tutto questo spesso porta a superare quel limite che sta fra il controllare il peso-forma e l'esagerazione.

Credo che il  messaggio che Vogue voglia lanciare sia questo: per la moda anche una donna morbida può vestirsi bene,può essere elegante, può essere definita bella.

Ovviamente nessuno si aspetta di trovare queste stesse modelle nei prossimi numeri di Vogue,ma il messaggio dev'essere letto in chiave giusta: "noi utilizziamo donne androgine, senza curve , ma la bellezza non sta solo in quei corpi, sta ad ognuna di voi trovare il giusto equilibrio con se stessa".

Qual è il vostro primo pensiero osservando questa copertina?Pensate anche voi sia questo quello che ha voluto trsmetterci Franca Sozzani o sia la solita trovata pubblicitaria?

Preferireste venissero utilizzate sempre delle taglie morbide o continuare sulla stessa scia?

A voi la parola.